Caro affitti, ANDISU al fianco degli studenti

Sul tema del caro affitti in Italia, in concomitanza alla protesta degli studenti universitari in questi giorni, è intervenuto il presidente Alessio Pontillo.

ANDISU e tutti gli enti del DSU si impegnano quotidianamente per fronteggiare le difficoltà dovute al caro-vita: sempre più giovani, soprattutto nelle grandi città, hanno difficoltà a sostenere i costi dell’affitto e questo, spesso, incide sull’abbandono degli studi.

L’Organismo delle istituzioni per il diritto allo studio universitario, negli anni, ha sempre avuto tra gli obiettivi primari di favorire politiche per l’housing universitario offrendo, attraverso tutte le istituzioni associate, un supporto concreto mettendo a disposizione sempre più posti letto in favore degli aventi diritto, oltre all’erogazione di borse di studio, servizi di ristorazione e altri servizi.

Il presidente Alessio Pontillo ha, perciò, sottolineato come “l‘ANDISU non può intervenire direttamente sul libero mercato per contrastare il caro affitti, tuttavia sta svolgendo un’azione di coordinamento e impulso, con tutti gli organismi per il Diritto allo Studio aderenti sul territorio italiano, per realizzare nel nostro Paese quelle buone pratiche che hanno dato soddisfacenti risultati per tutelare il diritto all’abitare degli studenti universitari. Aumentare i posti letto ha significato incrementare il dialogo, negli anni, con gli enti territoriali adottando strategie di collaborazione volte a trovare nuove ulteriori e alternative soluzioni.”

Aumento dei posti letto

Un lavoro di rete nel quale resta imprescindibile l’attività del Ministero: “Nell’intenso lavoro svolto soprattutto negli ultimi anni, l’ANDISU si è fortemente impegnata, ottenendo riscontro dal Ministero competente, per aumentare la quota riservata agli alloggi pubblici per studenti a basso reddito. L’Associazione ritiene, perciò, importante rafforzare la destinazione degli alloggi realizzati con il PNRR agli organismi che svolgono servizi pubblici per la tutela del Diritto allo Studio. Riteniamo, infatti, fondamentale aumentare ulteriormente l’offerta di posti letto in favore degli studenti universitari incrementando gli alloggio disponibili attraverso nuove realizzazioni”. La collaborazione con il MUR ha portato già un esito positivo in termini di incremento di posti letto: obiettivo raggiunto anche grazie al dialogo costante con la comunità studentesca per ottimizzare e calibrare le reali esigenze.

Tempistiche europee per il PNRR

Il PNRR, in questo contesto, può rappresentare un importante e ulteriore contributo ma, allo stesso tempo, detta tempi e modalità abbastanza rigide. Alessio Pontillo ha, infatti, spiegato: “C’è un dato di cui non si può non tenere conto: la necessità di attribuire le risorse con tempistiche “europee” impone l’individuazione di nuove modalità per arrivare al risultato, valorizzando sempre, e al massimo possibile, i posti alloggio pubblici riservati per gli studenti con minori possibilità economiche e meritevoli, cui gli Organismi per il Diritto allo Studio si rivolgono in attuazione del principio fondamentale espresso dall’art. 3 della nostra Costituzione e del più specifico art. 34”.

Alloggi aggiuntivi: una soluzione? I beni confiscati alla criminalità organizzata

Al fine di centrare il bersaglio dell’offerta locativa una soluzione aggiuntiva può essere individuata negli immobili sequestrati alla criminalità: “Auspichiamo che si avvii un’efficace azione coordinata con Ministero, Regioni, Agenzia del Demanio e Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Con l’obiettivo di destinare all’utilizzo pubblico di residenzialità studentesca universitaria tutti quegli immobili confiscati disponibili sul territorio nazionale e che, con un forte valore simbolico ed educativo, possono essere convertiti in studentati grazie all’utilizzo delle risorse già disponibili del PNRR”. Ma il Presidente di ANDISU richiama anche l’esigenza di “aumentare l’impegno finanziario ai vari livelli di coinvolgimento istituzionale per realizzare una quantità maggiore di servizi pubblici per gli studenti universitari. I giovani, manifestando pacificamente in questi giorni, pongono temi importanti, che vanno ben oltre le questioni proprie del Diritto allo Studio e che riguardano principalmente il volto, la vivibilità e la sostenibilità complessiva dell’organizzazione sociale delle nostre città nel prossimo futuro. Anche per questo, nella nostra mission istituzionale, ci sentiamo vicini agli studenti”.

Diritto allo studio europeo, integrazione e sinergia le parole chiave

Il diritto allo studio oltrepassa i confini nazionali ed è un diritto europeo, che vede il coinvolgimento attivo e consapevole di tutti gli stati membri.

Ben 17 paesi UE sono uniti infatti da unico obiettivo: permettere agli studenti di proseguire il proprio percorso di studi, abbattendo le discriminazioni e collaborando per offrire un supporto socio economico concreto e comune.

Questo uno degli obiettivi dell’ECSTA (European Council for Student Affairs), l’associazione internazionale che riunisce i vari enti del diritto allo studio di ogni singola nazione. Vari organismi regionali che si occupano dei servizi per gli studenti come borse di studio, gestione del servizio mensa e delle residenze universitarie, sparsi per tutta l’Europa.

L’Assemblea dell’ECSTA si è riunita lo scorso 21 aprile. Un’assemblea elettiva che ha avuto come risultato l’elezione come Vice Presidente dell’organismo di Alessandro Ciro Sciretti, Presidente dell’Edisu Campus Piemonte.

Lo abbiamo intervistato per saperne di più sugli obiettivi comuni dell’ECSTA e per farci raccontare in che modo si sta scrivendo, insieme, un diritto allo studio europeo inclusivo e costruttivo. Il lavoro portato avanti da anni da ANDISU oltrepassa i confini nazionali, trovando alleati europei pronti a far crescere le potenzialità già in essere.

Quali sono i suoi primi obiettivi da Vice Presidente?

Il primo obiettivo che ci siamo dati è di valorizzare il ruolo delle buone pratiche messe in campo a livello europeo scambiandosi continuamente informazioni. Ci siamo proposti poi un obiettivo più complesso: fino a oggi ECSTA si è concentrata sul far conoscere agli altri le buone pratiche, ma da ora in poi stiamo lavorando per immaginare un sistema di tutoraggio dove un paese o un ente molto skillato su certe attività (per esempio sulle mense) oltre a raccontare quali sono le buone pratiche, possa avviare le attività di tutoraggio e formazione agli altri partner europei in modo da poter assistere alla realizzazione effettiva di queste pratiche. L’Italia, per esempio, è molto skillata sulla gestione delle residenze e può quindi avviare delle attività formative per i partner europei su come realizzare e migliorare la gestione degli alloggi per gli studenti.

 

Diritto allo studio Europeo, cosa è stato fatto fino a oggi e con quali enti?

I sistemi si diversificano da paese a paese: il modello tedesco e quello francese sono più simili a quello italiano ( hanno anche loro una divisione per enti regionali). In questi anni molte iniziative sono state avviate, come l’European Student Card. Si tratta della carta dello studente ed è un processo molto avanzato. Si sta facendo un’attività di dissemination per diffondere la conoscenza di questa card fra i paesi europei. Facendo un esempio concreto: grazie alla carta uno studente di Torino o di Roma se si trova in altre città europee per studio o per vacanza può accedere ai servizi del diritto allo studio del paese dove si trova (mensa, biblioteca, sala studio) con la stessa tessera che utilizza nella sua città d’origine. Questo è un ulteriore passo in avanti nell’integrazione europea.

Se potesse descrivere con una parola chiave questo percorso condiviso quale utilizzerebbe?

Sinergia perché l’obiettivo è che tutti gli sforzi di ogni ente territoriale non si perdano entro i confini geografici, ma vadano oltre. Il processo che abbiamo avviato ha lo scopo di aiutare a far crescere anche gli altri enti.

 

Il 21 aprile scorso ha partecipato insieme al Presidente Alessio Pontillo alla General Assembly dell’European Council for Students Affair (ECStA) a Venezia. Che tipo di incontro è stato? Quanti hanno partecipato?

L’incontro si è svolto in forma ibrida con persone collegate online e persone in presenza in rappresentanza degli enti. Eravamo circa 30 rappresentanti di 17 paesi differenti. L’assemblea si tiene con cadenza annuale e ogni 3 anni ci sono le elezioni (quella di quest’anno era l’assemblea elettiva). Nell’incontro di quest’anno ogni paese ha inoltre raccontato e condiviso un aggiornamento sugli avvenimenti degli ultimi 12 mesi e sul diritto allo studio nel proprio paese, analizzando le soluzioni e le varie criticità presenti. Fra queste è uscito il tema della salute mentale post Covid, un problema presente ovunque che gli organismi dsu stanno affrontando.

 

Quali saranno i prossimi appuntamenti?

Una seduta del board si è tenuta subito dopo l’assemblea e lunedì 15 maggio ci sarà un’altra seduta. Si terranno un paio al mese di executive board. L’obiettivo è infatti quello di riunirsi frequentemente per un mandato ancora più prolifico.

 

Per la cosiddetta generazione Erasmus quanto è importante che il concetto di Europa sia presente nel diritto allo studio?

Il processo d’integrazione europea è un processo avviato con fatica e che va portato avanti in tutti gli aspetti. Nel mondo universitario si sono già poste le basi e le condizioni da molto tempo. E’ chiaro che oggi, organizzativamente, ci sono ancora delle criticità come i sistemi informativi diversi e standard diversi tra paesi. Dobbiamo promuovere l’Europa integrando effettivamente i servizi in modo che i ragazzi abbiano più facilità a usufruire della mobilità internazionale.

Giornate Nazionali del Diritto allo Studio: collaborazione tra istituzioni per gli studenti di oggi e domani

Aprile è stato il mese dedicato al Diritto allo Studio. Dopo il successo dell’anno scorso sono tornate, per la seconda edizione, le Giornate Nazionali del Diritto allo Studio Universitario.

Molti organismi aderenti ad ANDISU hanno realizzato, dal 19 al 21 aprile, una serie di eventi e incontri destinati ai ragazzi, in particolare frequentanti l’ultimo anno degli istituti superiori di II grado, in cui sono state illustrate le opportunità di cui possono usufruire per sostenere il proprio percorso universitario.

Le iniziative, diffuse in tutto il territorio nazionale, hanno inoltre aumentato la consapevolezza, negli studenti e nelle loro famiglie, riguardo l’importanza sociale dei servizi realizzati dagli associati ANDISU: tutelare il Diritto allo Studio significa infatti tutelare il diritto dei singoli individui di poter valorizzare i propri talenti e passioni, ma anche sostenere la competitività del sistema produttivo.

Tra le numerose iniziative di qualità realizzate c’è stato anche l’incontro nazionale svoltosi giovedì 20 aprile a Roma.

Presso la Sala Teatro della Residenza Universitaria “Antonio Ruberti”, l’evento dal titolo “Servizi per la tutela del Diritto allo Studio: efficacia e prospettive evolutive” ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti di tutti i soggetti istituzionali che, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, intervengono nel disciplinare il Diritto allo Studio nel nostro Paese. L’importante iniziativa si è tenuta al cospetto di una numerosa platea di giovani presenti in sala e dei rappresentanti dei vari organismi DSU in collegamento video affiancati da una rappresentanza di studentesse e studenti di tutta Italia.

A moderare l’evento è stata la Dottoressa Patrizia Mondin, Direttrice di Er.Go e VicePresidente di ANDISU, che durante l’iniziativa in più occasioni è intervenuta consegnando ai relatori e alla platea considerazioni tecniche di grande valore per una migliore realizzazione pratica dei servizi per il Diritto allo Studio, anche a salvaguardia della necessaria qualità degli stessi. La moderatrice ha inoltre più volte sottolineato come il DSU, al pari degli altri diritti, deve essere prima di tutto inclusivo e non discriminatorio. Per renderlo tale, nell’attuazione a cui si dedicano ogni giorno gli associati ANDISU, bisogna tenere conto delle differenze che ci sono negli obiettivi e le sensibilità, anche culturali, dei beneficiari.

 

L’ISEE per un diritto allo studio più equo

 

In apertura è intervenuta la VicePresidente di INPS, partner fondamentale degli Organismi DSU dato che per avere diritto alla borsa serve l’attestazione ISEE. Quest’ultima rappresenta uno strumento prezioso per le studentesse e gli studenti che vogliono accedere alla richiesta della borsa di studio. Come anticipato nel corso dell’intervento, un portale unico per la richiesta unica dell’ISEE sta per essere reso disponibile agli studenti. La Dott.ssa Maria Luisa Gnecchi, Vicepresidente di INPS, ha dichiarato: “Sono felice di essere in questa sala con tutti questi giovani davanti e con tutti coloro che sono collegati. Fondamentale che nel nostro paese ci siano sostegni per chi vuole frequentare l’Università e realizzare un progetto nella vita. L’Italia deve riuscire a garantire alle giovani generazioni di fare quello che desiderano. Il problema del Paese è l’incontro domanda offerta di lavoro, ma è un impegno che dobbiamo riuscire ad affrontare. L’iniziativa di oggi dà le informazioni su quelle che sono le agevolazioni attuali per gli studenti universitari, ma è un modo anche per informare sulle iniziative che si stanno facendo. Una laurea già garantisce il 20% in più di occupazione nell’arco dei primi 2 anni dal conseguimento del titolo di studio. Questo deve essere già uno stimolo per dimostrare quanto serve studiare. Abbiamo lavorato molto, un percorso molto lungo, adesso siamo nella condizione per cui l’ISEE è anche differenziato a seconda del bisogno. Il sistema per l’ottenimento dell’indicatore è facilissimo da usare anche per quelli che non sono nativi digitali. Il servizio di pre-compilazione vi permette di individuare la formula che serve alla vostra situazione particolare, più agevolmente”.

 

ANDISU e il monito dell’articolo 34 della Costituzione

 

Il Presidente Alessio Pontillo nel suo intervento ha individuato nella grande collaborazione tra ANDISU, MUR, Conferenza delle Regioni e CNSU, Istituzioni che ha ringraziato. La collaborazione è infatti l’elemento che più di tutti sta consentendo al Paese di realizzare importanti migliorie in tema di Diritto allo Studio. Ha inoltre posto l’attenzione sugli elementi che consentono agli Organismi DSU di lavorare con passione per gli studenti e studentesse d’Italia: “Andare all’Università in questo Paese è possibile anche per le persone meno avvantaggiate, grazie ai servizi realizzati dagli associati ANDISU per la tutela del Diritto allo Studio. Lavorare in una pubblica amministrazione spesso vuol dire confrontarsi con dei vincoli che rendono più complesso il raggiungimento dei risultati rispetto ad un soggetto privato. Per questo il lavoro che noi realizziamo è molto complesso. L’articolo 34 della Costituzione, e soprattutto il principio fondamentale espresso dall’articolo 3, è il faro della nostra attività quotidiana. Rappresenta ciò che ci motiva, che ci dà la forza per fare quotidianamente il nostro massimo a tutela dei più deboli. La nostra Costituzione ci aiuta ad avere sempre ben presente l’obiettivo, ci rende consapevoli riguardo quanto sono importanti i nostri sforzi per la società che abbiamo il dovere, e l’onore, di migliorare”.

Borse di studio sì, ma l’obiettivo è erogarle in tempo

 

Sulla gestione del Diritto allo Studio e sul ruolo di ANDISU Pontillo ha aggiunto: “Il Diritto allo Studio è materia regionale. Storicamente dare immediata attuazione alle disposizioni ministeriali è stato molto complesso, dato che la traduzione pratica transitava attraverso un vasto numero di soggetti per arrivare, infine, agli Organismi DSU. Oggi, attraverso la grande collaborazione attiva tra ANDISU e MUR, il nostro Paese è in grado di realizzare servizi per il Diritto allo Studio in maniera più efficiente e in tempi più rapidi, tema di grande importanza soprattutto in questa particolare fase in cui l’Italia deve realizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei tempi stabiliti dalla UE. La nostra Associazione ha dimostrato di poter assolvere efficacemente a questa importante funzione: facilitare un dialogo tra MUR, Conferenza delle Regioni e Organismi per il Diritto allo Studio teso all’individuazione e realizzazione di soluzioni pratiche per la tutela degli studenti. I risultati di tale azione ci permettono di mettere a disposizione dei nostri studenti più servizi e di maggior qualità. Gli Organismi DSU, per il futuro, ritengono che vada salvaguardata la possibilità di poter percepire la borsa di studio da parte di tutti gli studenti idonei, cosa che sarà possibile attraverso uno stanziamento adeguato di risorse da parte del MUR, ma anche che sia fondamentale che tali risorse arrivino nella disponibilità degli Organismi DSU nei tempi utili per potere concedere la prima rata delle borse di studio agli studenti entro il mese di Dicembre di ogni anno. La serenità con cui lo studente sente di poter affrontare l’anno accademico è infatti un elemento fondamentale, non solo per la qualità del suo processo di apprendimento, ma anche per poter vivere al meglio una fase della propria vita importante e piena di stimoli per la crescita personale”.

Borse di studio, i fondi sono sufficienti?

Il Coordinatore Vicario della Commissione Università della Conferenza delle Regioni, Pietro Quaresimale, ha ringraziato ANDISU per il lavoro svolto sottolineando anche le difficoltà che le Regioni e gli Organismi del Diritto allo Studio devono affrontare, in particolare nel prossimo anno accademico 2023/2024, per rispondere a una domanda di aiuto e supporto agli studenti sempre più massiccia: “Oggi è un’occasione di riflessione importante. Il Diritto allo Studio è elemento fondamentale per una società giusta ed inclusiva. Come Conferenza delle Regioni stiamo sensibilizzando il Ministero competente riguardo la difficoltà a reperire la giusta quantità di fondi per rendere tutti gli idonei di borsa anche percettori della stessa. Ampliando la platea dei beneficiari aumenta anche la richiesta di fondi. Come Conferenza delle Regioni dobbiamo mantenere l’interlocuzione costante con il Governo per scongiurare il rischio di avere studenti idonei, ma non beneficiari”.

Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari: “Non rinunciate al diritto allo studio”

Alessia Conti, Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, ha ricordato il ruolo prezioso di mediazione e di rappresentanza svolto dall’organismo: “Il nostro è l’unico organo di rappresentanza studentesca a livello nazionale. Noi ci incontriamo per fare proposte al Ministero, per migliorare la condizione degli studenti. Gli studenti, spesso, appena si iscrivono all’Università devono affrontare delle problematiche derivanti dal doversi relazionare con un nuovo metodo di studio e con delle organizzazioni complesse, quali sono gli atenei. A voi ragazzi vogliamo ricordare che avete dei diritti e il CNSU lavora affinché questi diritti vengano garantiti. L’istruzione è un diritto e deve essere il vostro mantra. Il Diritto allo Studio è una parte fondamentale perchè rende possibile accedere all’istruzione anche a coloro che non ne potrebbero affrontare i costi. L’istruzione permette l’autodeterminazione e consente di avere maggiori possibilità di scelta riguardo a come si vuole vivere la propria vita”.

 Molti giovani rinunciano, a priori, all’Università spaventati dagli ostacoli, anche di carattere sociale ed economico, che dovrebbero affrontare, ignorando che le soluzioni ci sono. Un punto sottolineato dalla Presidente Conti è stato proprio questo: “Alcuni fattori rappresentano tuttavia ancora delle barriere. Solo il 10% degli studenti italiani usufruisce del Diritto allo Studio. Ai ragazzi dico: avete una possibilità di interlocuzione con il CNSU e con gli Organismi DSU. Il Diritto allo Studio deve diventare prioritario nell’agenda del Governo, solo così possiamo puntare al diritto effettivo. La situazione attualmente non è rosea: siamo in una fase di crisi del Diritto allo Studio. Positivo il lavoro fatto in commissione di bilancio, ma il ministero deve interloquire di più con la comunità studentesca e rispondere alle richieste e necessità: i fondi stanziati non sono infatti abbastanza. C’è bisogno che le borse siano devolute a tutti gli studenti idonei. Devono inoltre arrivare nei tempi giusti e non quando i ragazzi hanno già affrontato le spese necessarie allo studio universitario. Tutti gli studenti devono avere pari tutela e noi studenti, costruttivamente, vogliamo partecipare attivamente al cambiamento”.

Regione Lazio: “Impegnati nel mantenere gli alti livelli raggiunti nella tutela del DSU”

 

Fra le istituzioni politiche presenti anche l’Assessore all’Università della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni, che nel suo intervento ha dichiarato: “Il Diritto allo Studio non può essere analizzato con un approccio minimale perché viviamo in una realtà sociale complessa, anche sotto il profilo lavorativo, come quella europea. Credo che la tutela del DSU sia un cardine per lo sviluppo della società. I percorsi formativi universitari comportano un impegno molto serio e a volte non si ha la percezione di quanto siano funzionali in ottica di miglior posizionamento professionale. La Regione Lazio è impegnata per mantenere gli altissimi livelli quantitativi e qualitativi raggiunti con il lavoro di DiSCo nella tutela del Diritto allo Studio, anche mediante il bando Contributo alloggio così apprezzato dai nostri studenti. Sono contento della presenza del Ministro dato che ogni ente, nella realizzazione del servizio pubblico, ha bisogno del supporto del proprio Ministero competente”.

Ministro Bernini: “Il futuro dell’Italia è in mano ai giovani”

 

All’evento ANDISU per le Giornate Nazionale del Diritto allo Studio, prima volta nella storia dell’Associazione, è intervenuta in sala anche il Ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, che ha spiegato gli obiettivi e le opportunità legate al PNRR: “Avrete sentito parlare del PNRR che è uno strumento che ci ha messo a disposizione l’Europa per aiutarci a gestire gli effetti della pandemia. Abbiamo importanti possibilità anche per la tutela del Diritto allo Studio e stiamo aumentando i cittadini che percepiscono la borsa di studio e aumentandone l’importo, ma anche per innalzare la quantità di alloggi disponibili per gli studenti. Dobbiamo lavorare insieme, andando oltre le singole appartenenze, per realizzare quanto previsto dal PNRR che va a vantaggio degli studenti e della nostra società. O facciamo squadra tutti insieme o non otteniamo nessun risultato. Ringrazio ANDISU e tutti coloro che si occupano di Diritto allo Studio perché aiutano il Ministero a rendere questo diritto reale e perché hanno lavorato in squadra con il MUR anche per la realizzazione dei servizi agli studenti previsti nel PNRR”.

 Quale futuro per il diritto allo studio?

 

A conclusione dell’incontro è intervenuto il Presidente ANDISU, Alessio Pontillo che ha ringraziato il Ministro per le parole di grande apprezzamento espresse verso l’Associazione anche a riconoscimento di un lavoro, svolto dagli Organismi DSU, molto intenso, soprattutto negli ultimi mesi. Il Presidente ha inoltre spiegato come l’Associazione lavora per le esigenze degli studenti: “Questo è il primo anno in cui gestiamo risorse provenienti dal PNRR e come ogni prima volta stiamo monitorando elementi di miglioramento che speriamo di poter realizzare nei prossimi anni accademici. La collaborazione costruttiva con il MUR e con le rappresentanze studentesche è fondamentale, solo dialogando con gli studenti ANDISU può comprendere a pieno i bisogni degli stessi e immaginare insieme le soluzioni più opportune insieme al Ministero. Sappiamo che spesso sono i servizi che si affiancano alla borsa di studio, alle mense e alle residenze, quelli che aumentano significativamente la serenità degli studenti; le iniziative per calmierare il costo dei testi di esame e degli alloggi in prossimità degli atenei sono esempi di azioni che aumentano di molto la percezione di completezza e di efficacia dei servizi per la tutela degli studenti meno avvantaggiati, ANDISU su questo continuerà a lavorare molto intensamente con tutti coloro che vorranno collaborare costruttivamente”.

 

Giornate Nazionali del Diritto allo Studio Universitario, la risposta degli associati ANDISU

Un diritto allo studio sostanziale, effettivo e concreto, reso tale solo con la collaborazione di tutti. Questa la promessa di ANDISU alla quale hanno risposto, contemporaneamente, gli organismi regionali promuovendo e intensificando incontri, seminari e proponendo proposte e soluzioni nel mese di aprile.

 

Una settimana di full immersion nelle opportunità e negli strumenti da offrire per garantire il Diritto allo Studio: dal 19 al 21 aprile gli organismi del DSU hanno organizzato le Giornate Nazionali del Diritto allo Studio Universitario, ciascuna nella propria regione, tutte legate dallo stesso unico obiettivo.

Presso le sedi degli organismi o nei locali delle varie facoltà e scuole italiane si sono susseguiti webinar, workshop e presentazioni rivolte agli studenti, in particolare a quelli in procinto di diplomarsi, per illustrare le opportunità rese disponibili dagli associati ANDISU a tutela del Diritto allo Studio.

 

Non solo orientamento ai percorsi universitari, ma un approfondimento sulle borse di studio e su come accedervi oltre che un’analisi sugli altri strumenti preziosi correlati, spesso non conosciuti dai giovani studenti.

Gli incontri sono stati anche l’occasione per riflettere sulle sfide, sempre maggiori, che il mondo del DSU si trova ad affrontare e su come gestirle, anche in relazione al supporto del  PNRR.

A Roma non si è svolto solo l’evento nazionale e istituzionale che ha visto la partecipazione di vari organismi e del Ministro dell’Università Anna Maria Bernini, ma anche vari incontri promossi da DiSCo Lazio. Fra questi il “Forum Università – Lavoro” presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Tor Vergata dove, insieme a Porta Futuro Lazio, sono stati presentati i servizi e le opportunità offerti a studenti e cittadini anche in tema di placement.

La giornata centrale nel programma di ER-GO è stata il 20 aprile quando si è tenuto un incontro presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Caduti della Direttissima” a Castiglione dei Pepoli (BO) per illustrare il sistema di interventi e servizi del Diritto allo Studio Universitario.

Un calendario ricco di eventi quello di Edisu Piemonte che ha svolto attività di volantinaggio, distribuzione gadget e informazioni utili a più di 30 scuole in tutta le province grazie anche alla collaborazione di Regione Piemonte. Inoltre il giorno 19 aprile è stato promosso il convegno dal titolo “Diritto allo Studio: nessuno escluso” sul tema dell’inclusione e della resilienza.

Andare dentro le scuole, ma portare anche le istituzioni scolastiche nei presidi del DSU per poter toccare con mano la realtà presente, compresa quella delle residenze universitarie. In questa ottica Aliseo Liguria non solo ha presentato i servizi agli studenti, ma ha organizzato visite guidate alla Casa dello Studente di Corso Gastaldi, a Genova. Tour guidati all’interno dei Campus presenti a Bergamo e a Dalmine organizzati anche dall’Università degli Studi di Bergamo. Nell’ambito di ogni visita 150 studentesse e studenti del V anno delle scuole superiori (50 per ciascuna visita guidata) sono stati accolti dallo staff del Servizio Diritto allo Studio e da alcuni studenti tutor che li hanno accompagnati tutto il pomeriggio, portando la propria esperienza di studenti e raccontando l’impatto che le misure di diritto allo studio hanno avuto sulla loro esperienza accademica.

DSU Toscana ha invece partecipato attivamente all’iniziativa ANDISU realizzando un webinar, il 21 aprile, nel corso del quale è stato illustrato come accedere ai servizi quali mense, alloggi, contributi affitti, voucher e alle attività culturali e sportive presenti.

Un calendario ricco anche quello di Erdis Marche con un incontro formativo-informativo interamente svolto in modalità telematica lo scorso 19 aprile, con l’intervento di operatori specializzati che hanno illustrato le caratteristiche e i requisiti per l’accesso a borse di studio, alloggi e mense; il 20 aprile in presenza si sono svolte iniziative presso i presidi di Ancona e Camerino, dando modo agli studenti di visitare le strutture ricettive dell’Ente e il 21 aprile con la visita delle strutture di Urbino e Macerata.

Ad aderire al calendario degli eventi anche ARDiS Friuli Venezia Giulia che presso l’aula magna dell’Isis Malignani a Udine ha presentato i servizi e i benefici del mondo del diritto allo studio a una folta platea di giovani.

Dal nord passando per il sud: l’Università della Calabria ha organizzato nei giorni 20 e 21 aprile dalle ore 9.00 alle 13.30 due giornate di orientamento dedicate a studentesse e studenti delle scuole superiori per dar loro l’opportunità di scoprire più da vicino dipartimenti e strutture dell’Ateneo e ottenere informazioni sui corsi di studio e sui servizi offerti, quali il counselling, il servizio disabilità, i servizi didattici e di mobilità internazionale e quelli relativi al diritto allo studio. La maggior parte degli incontri si sono svolti presso la Sala Cinema universitaria.

Gli stessi temi sono stati affrontati anche nelle iniziative realizzate dall’Ardsu Basilicata  che ha partecipato attivamente all’evento Open Day organizzato dall’Università della Basilicata con lo scopo di promuovere l’orientamento fra i ragazzi delle scuole superiori. Presente all’iniziativa anche il Professore “social” Vincenzo Schettini.

Anche nelle isole non sono mancati gli appuntamenti con il Diritto allo Studio. In Sardegna l’Ersu Cagliari si è recata presso l’ISS Buonarroti di Guspini per rispondere alle domande degli studenti su come accedere alle residenze universitarie e alle borse di studio; l’Ersu Sassari, il 19 aprile, ha invece organizzato presso il Teatro Comunale di Ozieri un incontro con le ultime classi degli istituti superiori del territorio per raccontare qual è l’offerta dei servizi realizzati dall’Ente. Alla mattinata di orientamento hanno partecipato anche l’Università di Sassari, il Conservatorio “Canepa” e l’Accademia di Belle Arti “Sironi” per raccontare la propria offerta formativa. A illustrare il progetto Erasmus è stata inoltre una delegazione di studenti stranieri dell’Associazione ESN Sassari.

In Sicilia l’Ersu Messina ha coinvolto gli studenti che frequentano il “Corso di preparazione per il superamento dei test d’ingresso ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale A.A. 2023/2024” in una sessione di gruppo in presenza per l’illustrazione dei servizi erogati dall’Ente per valutarne l’utilizzo durante il proprio futuro percorso di studi. Otre all’incontro del 19 aprile, l’Ente ha organizzato altri momenti di orientamento che hanno visto il coinvolgimento del Liceo Classico Maurolico e del Liceo Galileo Galilei di Spadafora.

Significative anche le iniziative di Ersu Palermo che ha incontrato gli studenti e le studentesse delle quinte classi delle scuole secondarie di secondo grado delle province di Palermo, Caltanissetta, Agrigento e Trapani recandosi in vari istituti e licei del territorio.

Il Presidente di ANDISU Pontillo ha dichiarato: “Ringrazio tutti i colleghi associati ANDISU che hanno collaborato attivamente al successo dell’iniziativa, grazie al lavoro realizzato insieme è stata una settimana di incontri che ha unito tutta l’Italia attorno la tutela del Diritto allo Studio. L’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei cittadini riguardo l’importanza individuale e sociale del Diritto per la cui tutela lottiamo ogni giorno, mi sembra pienamente raggiunto; la nostra Associazione ha dato nuovamente prova di saper agire efficacemente anche con un livello di complessità gestionale alto, qual è quello necessario per realizzare questo numero di iniziative, e in maniera coordinata sull’intero territorio nazionale. Grazie nuovamente a tutti per la grande professionalità nuovamente espressa.

Giornate Nazionali del Diritto allo Studio Universitario – Main event

L’incontro nazionale della GNDSU si tiene a Roma il 20 aprile 2023 presso la Sala Teatro – Residenza Universitaria “Antonio Ruberti” in via Cesare De Lollis 20 a Roma

Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado assisteranno all’iniziativa mediante la presenza fisica in sala e tramite l’apposita diretta streaming dell’evento che verrà trasmesso in contemporanea presso gli altri Organismi che tutelano il Diritto allo Studio d’Italia e che aderiscono all’iniziativa di ANDISU.
Gli interventi dei relatori verteranno prioritariamente sull’importanza sociale dei servizi per la tutela dei cittadini in condizioni di maggiore fragilità, con specifica attenzione alla dimensione della tutela del Diritto allo Studio. Ministero dell’Università, Conferenza delle Regioni, Organismi per il Diritto allo Studio, INPS e CNSU collaborano, nell’ambito delle rispettive competenze, con l’obiettivo di aumentare e potenziare quanti-qualitativamente gli interventi e i servizi offerti agli studenti, secondo un approccio che garantisca personalizzazione e uniformità di trattamento, in accordo con lo spirito inclusivo del dettato costituzionale. Un’occasione di riflessione, tra i principali attori coinvolti, riguardo l’importanza sociale dei servizi per la tutela del DSU realizzati nel nostro Paese e le prospettive per la loro evoluzione futura.

Di seguito il programma della giornata:

Ore 9.30 – Saluti di benvenuto e networking

Ore 10.00 inizio evento

Servizi per la tutela del Diritto allo Studio: efficacia e prospettive evolutive

Intervengono:

– Alessio Pontillo – Presidente ANDISU;
– Maria Luisa Gnecchi – Vice Presidente INPS;
– Pietro Quaresimale – Coordinatore vicario della Commissione Istruzione, Università e ricerca;
–  Giuseppe Schiboni – Assessore Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito della Regione Lazio;
–  Alessia Conti – Presidente Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari;
–  Anna Maria Bernini – Ministro dell’Università e della Ricerca .

Modera Patrizia Mondin – Direttrice ER.GO Emilia-Romagna e Vice Presidente ANDISU.

ANDISU e CNSU insieme per un diritto allo studio più equo ed efficace

Il mondo degli studenti è coprotagonista del processo di cambiamento e di potenziamento che sta vivendo il diritto allo studio. ANDISU ha incontrato l’organo di rappresentanza degli studenti per definire insieme le priorità e le soluzioni da adottare nel breve e nel lungo periodo per sostenere il diritto allo studio su più fronti, offrendo risposte efficaci.

Al centro dell’ultimo confronto la questione, primaria, dell’erogazione delle borse di studio e poi uno sguardo al futuro e a come supportare concretamente gli studenti impegnati a terminare il percorso universitario.

Lunedì 20 febbraio si è tenuto un incontro a Roma, alla sede di DiSCo Lazio, fra il Presidente di ANDISU, Alessio Pontillo e Alessia Conti, Presidente del Consiglio Nazionale Studenti Universitari.

Il Consiglio è l’organo di rappresentanza studentesca nazionale che si interfaccia con Ministero dell’Università e della Ricerca e la CRUI ogni volta che viene avanzata una proposta, il CNSU rappresenta le istanze e le necessità maggiormente percepite dagli studenti. Il Consiglio elegge membri del Comitato Consultivo dell’ANDISU con l’obiettivo di tracciare insieme la strategia comune per un diritto allo studio migliore.

Maggior controllo sull’erogazione delle borse di studio

Il focus dell’incontro di lunedì è stato quello di stabilire le priorità imminenti, fra le quali figura l’erogazione delle borse di studio. Il dialogo si è concentrato su come garantire una copertura fissa e strutturale. Fra gli impegni condivisi quello di vigilare anche i bandi sulle residenze relativi al PNRR: l’obiettivo è infatti quello di verificarne la compatibilità con gli standard già richiesti e le necessità avanzate dagli studenti in particolare bisognosi e meritevoli. I bandi hanno introdotto un’importante novità: la possibilità da parte degli enti privati di fornire il servizio di residenzialità studentesca. Ex hotel o strutture ricettive possono essere messe a disposizione per i più giovani, ampliando di fatto la possibilità di edifici adibiti ad alloggi universitari. Da qui l’esigenza, condivisa fra CNSU e ANDISU, di definire i parametri e i costi adeguati per applicare uno standard a livello nazionale per gli studenti più fragili.

L’emergenza resta la copertura delle borse di studio e fare in modo che sia una certezza il poter accedervi da parte degli studenti idonei. Questo può essere reso possibile solo se gli organismi DSU avranno a disposizione un ammontare di risorse adeguato da parte del MUR.

Più equità nel diritto allo studio

Fra le parole chiave dell’incontro vi è quindi equità. Il diritto allo studio viene gestito infatti a livello regionale dai vari organismi preposti, ma l’intenzione, condivisa da ANDISU e CNSU, è quella di elaborare e applicare delle linee guida a livello nazionale per questo è particolarmente importante che il MUR riattivi quanto prima i lavori del “Tavolo LEP” a cui è opportuna la partecipazione della rappresentanza degli studenti. Altro punto di miglioramento è costituito dalle tempistiche di attribuzione dei fondi statali (FIS e PNRR): le risorse vengono assegnate agli organismi regionali DSU, con tempistiche concentrate, nel migliore dei casi, nei mesi finali dell’anno solare. Questo comporta che la liquidazione delle borse di studio verso gli studenti avviene ad anno accademico abbondantemente avviato, comportando spesso per gli stessi la necessità di dover sostenere le spese per lo studio, nella prima parte dell’anno, con risorse proprie difficilmente reperibili. L’obiettivo è quindi quello di accelerare questo processo cercando di innovare la normativa.

Il Consiglio degli studenti ha proposto di rendersi portavoce e allo stesso tempo “termometro” di questo percorso di grande collaborazione con ANDISU.

Il benessere psicologico degli studenti non può aspettare

Il Diritto allo Studio non si esaurisce con l’erogazione di borse di studio, ma comporta una serie di iniziative e attività, in larga parte già realizzate da diverse organismi DSU in materia di orientamento, cultura e sviluppo dell’occupabilità, che sono fermamente sostenute dalla rappresentanza studentesca.  Un impegno promosso da ANDISU è quello di prestare particolare attenzione al benessere psicologico degli iscritti alle Università. L’obiettivo è quindi quello di continuare a incoraggiare la creazione di sportelli d’ascolto e di supporto psicologico all’interno degli organismi DSU oltre alla creazione di centri antiviolenza dove le giovani iscritte possano trovare team di esperti in grado di aiutarle anche dal punto di vista normativo e legislativo. Il disagio psicologico, la salute mentale ed il contrasto ad ogni forma di violenza, anche di genere, non sono aspetti da trascurare nel garantire il benessere degli studenti.

 

ANDISU e CNSU: un nuovo percorso condiviso per il diritto allo studio

L’incontro tra il Presidente ANDISU e la Presidente CNSU ha quindi evidenziato una visione fortemente condivisa riguardo le direttrici di sviluppo del Diritto allo Studio. ANDISU e CNSU collaboreranno attivamente insieme per migliorare il Diritto allo Studio in Italia.

Come dichiarato dalla Presidente CNSU Alessia Conti: “In questo momento studenti e studentesse di tutta Italia hanno bisogno di risposte concrete e tempestive per poter vedere garantito il proprio diritto allo studio. Come Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, riteniamo prioritario che il Ministero si impegni per questo, ascoltando le richieste delle parti coinvolte, come l’ANDISU e il CNSU.

L’Università è un diritto e va garantito attraverso risorse strutturali e il costante confronto con CNSU, CRUI e ANDISU. Per questo mi auguro che questo primo incontro con il Presidente Pontillo sia solo l’inizio di un progetto reale per migliorare il diritto allo studio e la condizione studentesca in tutta Italia.

L’incontro che si è tenuto lunedì ci ha dato modo di definire insieme una visione di diritto allo studio incentrata sugli studenti, che non solo risponda alle esigenze su borse di studio e alloggi, ma che si impegni anche sul lungo termine. In questo senso, sarà necessario costruire un sistema di diritto allo studio quanto più uniforme a livello nazionale, anche attraverso il tavolo dei LEP, di cui vogliamo essere protagonisti. È stato piacevole incontrare la disponibilità dell’ANDISU anche su una accezione più globale di diritto allo studio universitario: chiediamo al MUR fondi strutturali per i medici per fuori sede, per sportelli di ascolto psicologico e per i centri antiviolenza.”

 Una visione condivisa anche dal Presidente di ANDISU Alessio Pontillo: “Il dialogo continuo tra studenti e Organismi per il Diritto allo Studio dovrebbe essere elemento strutturale ed imprescindibile. Soltanto attraverso il confronto costruttivo tra chi realizza i servizi e chi ne usufruisce è infatti possibile individuare le reali opportunità di miglioramento e le modalità più funzionali per attuarle nel quadro della normativa disponibile. Per troppo tempo ANDISU e CNSU hanno avuto contatti episodici, che si sono intensificati soltanto negli ultimi anni. L’incontro effettuato con la Presidente Conti, che voglio ringraziare per la grande disponibilità, segna un cambio di passo nella collaborazione tra ANDISU e CNSU, che possono collaborare costruttivamente, e con maggior frequenza, per individuare strategie e soluzioni condivise tese a garantire, soprattutto per gli studenti più fragili, di poter studiare all’università con maggior serenità”.

M’illumino di meno, il mondo del dsu spegne la luce

ANDISU abbraccia le iniziative di rispetto dell’ambiente e aderisce a “M’illumino di meno”.

Il 16 febbraio, in occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili (riconosciuta con Decreto Legge n. 17/2022), ricorre l’anniversario di “M’illumino di meno”, iniziativa organizzata da Rai Radio 2 con Caterpillar che coinvolge, dal 2005, molte realtà nazionali in attività di sensibilizzazione al risparmio energetico.

La campagna invita a ridurre razionalmente i propri consumi, creando durante la Giornata un momento di simbolico silenzio energetico con l’obiettivo di ripensare i propri stili di vita in chiave sostenibile.

Nella giornata di giovedì 16 febbraio anche il mondo del diritto allo studio universitario aderirà all’iniziativa con una serie di attività che prevedono il coinvolgimento degli studenti. Verranno abbassati i riscaldamenti e spente le luci all’interno di alcuni edifici per sensibilizzare riguardo l’importanza del risparmio energetico e dell’utilizzo efficiente delle risorse.

Fra gli organismi del diritto allo studio hanno deciso di partecipare all’iniziativa:

 

  • Adsu Chieti Pescara
  • Aliseo Liguria
  • DiSCo Lazio
  • Dsu Toscana
  • Edisu Piemonte
  • Erdis Marche
  • Ersu Cagliari
  • Ersu Sassari
  • Esu Verona
  • Università della Calabria
  • Università degli studi dell’Insubria

 

L’elenco è in continuo aggiornamento!

Torna la Green Food Week, che cosa è e come aderire

Riparte anche quest’anno la Green Food Week, la settimana di sensibilizzazione sull’impatto ambientale provocato da ciò che mangiamo e compriamo.

 

L’inquinamento, il cambiamento climatico e la salute globale dipendono anche dalle scelte alimentari che mettiamo in atto, ogni giorno.

 

Per questo il mondo del diritto allo studio aderisce, anche quest’anno, all’iniziativa portando nelle mense universitarie attività di sensibilizzazione basate sulla scelta di menù più green e più ecosostenibili.

 

Dal 13 al 17 febbraio le mense d’Italia si uniscono per offrire piatti a minore impatto ambientale: alimenti biologici, locali, che richiedono poche risorse idriche e poca #energia e fanno bene alla terra.

 

Il mondo del diritto allo studio si inserisce in questa cornice portando già avanti da tempo varie attività contro gli sprechi alimentari e iniziative di sensibilizzazione all’ambiente, con la partecipazione diretta degli iscritti alle università di riferimento.

 

Ogni attività basata sull’ottica ecosostenibile e sull’economia circolare verrà promossa presso i Dipartimenti delle varie regioni italiane.

 

Al momento aderiscono all’iniziativa:

 

  • Adisurc
  • ADSU Chieti Pescara
  • Aliseo Liguria
  • Ardis FVG
  • Ardsu – Esu Venezia
  • Centro Residenziale Università della Calabria
  • DiSCo Lazio
  • Dsu Toscana
  • Edisu Piemonte
  • Erdis Marche
  • Ersu Cagliari
  • Ersu Sassari
  • Esu Verona

 

L’elenco è in continuo aggiornamento!

Come potenziare il diritto allo studio? Il Dsu Toscana apre le porte agli studenti

L’iniziativa dell’Azienda della Regione Toscana per il Diritto allo Studio Universitario consiste in una “Banca delle idee” condivise

Come migliorare il diritto allo studio e quali servizi potenziare per garantire maggiormente la possibilità di poter portare a termine il percorso universitario?

Il Dsu Toscana ha deciso di chiederlo direttamente ai destinatari dei servizi di sostegno allo studio: le studentesse e gli studenti delle Università toscane.

Il DSU Toscana ha lanciato quindi un progetto chiamato la “Banca delle idee”: compilando un form online, gli universitari possono indicare quelle che sono le loro proposte per migliorare i servizi di diritto allo studio.

In pochi minuti, dopo aver scritto il proprio nome e cognome, email e numero di matricola, si potrà scegliere fra un elenco di attività quali le residenze universitarie, il servizio ristorazione, le attività di integrazione fra studenti, la comunicazione e informazione interna, i percorsi di orientamento e il sostegno alla produzione culturale.

Tutte attività che vengono già garantite e messe in campo dal Dsu Toscana che però apre le porte a nuove idee e proposte avanzate dai ragazzi stessi per rinnovarsi.

I partecipanti all’iniziativa, una volta selezionata l’area di loro interesse, dovranno scrivere i loro suggerimenti indicando una stima per la realizzazione dell’idea proposta, le parole chiave e anche un titolo al progetto.

La Banca delle Idee è stata aperta lo scorso 7 dicembre e gli interessati hanno tempo per mandare le loro idee e opinioni fino al prossimo 21 dicembre. Successivamente, dal 22 dicembre al 5 gennaio, verrà effettuata un’analisi di fattibilità. Conclusa questa fase si passerà alle votazioni: gli studenti potranno scegliere l’idea migliore avanzata dai loro colleghi universitari dal 7 gennaio al 21 gennaio.

L’idea vincente non sarà solo proclamata e presa come spunto, ma si passerà alla stesura di un vero cronoprogramma di azione per rendere condivisa e attuabile nel minor tempo possibile la progettazione.

Dsu Toscana insieme ai ragazzi per costruire un diritto allo studio migliore, condiviso e più inclusivo.

Il Pnrr aumenta le borse di studio, ma cresce sempre di più la richiesta

I milioni finanziati non coprono ancora tutte le domande. Il Presidente di Edisu Piemonte: “Importante far conoscere a tutti i ragazzi i nostri servizi”

Aumentano le borse di studio grazie al PNRR, ma cresce esponenzialmente anche il numero di chi ne fa domanda, a causa della crisi economica e sociale.

Il Presidente di Edisu Piemonte, Alessandro Sciretti, è intervenuto ai microfoni di Zai.Time, la trasmissione che pone al centro le studentesse e gli studenti di tutta Italia, per parlare delle attività portate avanti dal mondo del diritto allo studio e le nuove sfide dettate dal PNRR.

Fra gli argomenti più importanti vi è sicuramente la gestione delle borse di studio: grazie ai fondi finanziati con il PNRR sono state erogate più borse di studio, ma la richiesta è allo stesso tempo aumentata negli ultimi anni e rischia di non essere sempre e interamente soddisfatta.

Complice la pandemia e la guerra che hanno influito sulla crisi economica e sociale sono molte le ragazze e i ragazzi che chiedono un supporto per poter studiare.

Sciretti, oltre a essere Presidente dell’ente del dsu del Piemonte è anche delegato di Andisu Ecsta, ha dichiarato ai microfoni di Radio Zainet: “Noi ci occupiamo delle borse di studio e di gestire i servizi mense, alloggi, ma anche di altri servizi che ogni ente ha sviluppato a livello regionale come le biblioteche. Sono servizi che portiamo avanti per rendere il territorio più attrattivo dal punto di vista universitario e rendere più facile la vita ai nostri studenti”.

Il mondo del dsu chiede più fondi

Da una parte è un periodo buono questo perchè grazie ai fondi del PNRR c’è stato un aumento importante degli importi delle borse di studio e anche del numero di borsisti. Ovviamente però l’aumento delle borse di studio e degli idonei ha un costo e che non è stato per ora interamente coperto dai fondi del PNRR. Insieme agli altri colleghi di ANDISU stiamo combattendo per coprire anche i milioni mancanti e dare la borsa di studio a tutti i meritevoli”.

Sciretti: “Molti ragazzi non conoscono tutte le opportunità erogate dal mondo dsu”

Un altro obiettivo del mondo di ANDISU è quello di comunicare ciò che viene fatto per far conoscere agli studenti tutte le opportunità e i servizi del diritto allo studio. A tal proposito Sciretti: “La nostra Costituzione parla chiaro sul garantire il diritto allo studio ai capaci e meritevoli che sono privi di mezzi economici e finanziari. Il nostro compito è di consentire a tutti loro di garantire l’istruzione universitaria. Noi come Edisu Piemonte stiamo cercando di comunicare ciò che facciamo perchè molti studenti non conoscono le opportunità del diritto allo studio. Molte persone potrebbero decidere di rinunciare all’Università perchè magari non sanno che possono richiedere la borsa di studio. Se cresce la domanda del diritto allo studio significa anche che le persone sono più informate sui servizi che ci sono a disposizione. Un tema importante è quindi anche quello di aumentare la consapevolezza dei ragazzi su quello che è il loro diritto allo studio”.

Edisu Piemonte e le attività di orientamento scolastico e lavorativo

Edisu Piemonte non si ferma solo al supporto fondamentale delle borse di studio. Il Presidente ha concluso: “Stiamo potenziando quello che è l’orientamento in entrata. Stiamo per firmare un protocollo scolastico regionale per andare nelle scuole e far conoscere quello che è il diritto allo studio. Vogliamo partire prima degli open day delle università. Molti non vanno neanche agli open day perchè spesso non sanno che c’è la possibilità di poter accedere a una borsa di studio e quindi vogliamo intercettare prima questa fetta di popolazione. Oltre a questa attività stiamo cercando di potenziare anche l’orientamento in uscita: chi è stato borsista e ha comunque vissuto l’esperienza di avere un supporto pubblico per compiere il percorso universitario ha un inserimento lavorativo più proficuo e vogliamo far conoscere il percorso dei borsisti anche al mondo delle aziende. Grazie ai fondi ministeriali stiamo riuscendo anche a costruire nuovi alloggi per gli studenti”.