“Diritto allo Studio: analisi e implicazioni del D.M. 481/2024”: in arrivo nuovi 60mila posti letto

Nuovi 60mila posti letto per studenti universitari da realizzare entro il 2026: l’annuncio è del Ministero dell’Università e della Ricerca che finanzia un bando da 1,2 miliardi di euro. Una grande occasione anche per gli organismi del diritto allo studio che si sono riuniti, lunedì 1 luglio, dalle ore 15:30 fino alle ore 18:30, presso la Sala Piersanti Mattarella di Palermo, per confrontarsi sulle opportunità e richieste del nuovo mondo.

Tutti gli associati dsu hanno infatti assistito alla presentazione del roadshow Mur- CdP (Cassa Depositi e Prestiti ha infatti promosso il bando insieme al Ministero) nel corso di un workshop dedicato dal tema  “diritto allo studio: analisi e implicazioni del D.M. 481/2024”.

Coinvolti nell’incontro tutti e 39 gli organismi che si occupano in Italia di supporto e gestione dei servizi legati alle borse di studio universitario per garantire il rispetto effettivo dell’articolo 34 che sancisce la tutela del diritto allo studio.

Al centro del workshop il diritto all’abitazione, uno dei servizi e attività cardine del dsu e una delle richieste maggiormente sentite nella comunità studentesca, specialmente fra gli studenti fuori sede spesso in difficoltà a continuare gli studi a causa del caro affitti nelle città universitarie. Il workshop è stata l’occasione per conoscere i dettagli, gli obiettivi e le applicazioni del bando da 1,2 miliardi di euro finalizzato a creare 60mila nuovi posti letto entro il 2026, come previsto dal Pnrr.

Ad aprile il workshop è stato il Prof. Salvo Cannizzaro componente del consiglio di amministrazione dell’Ersu di Catania  e della Federico II. A seguire i referenti e rappresentanti degli Ersu siciliani (Palermo, Enna e Messina) che hanno contribuito alla realizzazione dell’incontro.

A intervenire al workshop anche la rappresentante di Cassa e Depositi e Prestiti, Esedra Chiacchella, Responsabile Pubblica Amministrazione Cassa Depositi e Prestiti. La Dott.ssa Chiacchella, insieme al suo collega Tommaso Savi, Responsabile Finanziamenti Regionali, Enti Pubblici non Territoriali e Gestione Fondi Cassa Depositi e Prestiti, hanno illustrato le motivazioni che hanno spinto nell’organizzare questi incontri in sinergia con il MUR: “Questa rappresenta la terza tappa del roadshow di CdP dal titolo “Student Housing” per la presentazione del bando PNRR dedicato all’housing universitario. Toccheremo circa 15 città universitarie italiane. L’idea è quella di promuovere con forza questo bando affinchè questa misura venga conosciuta nei territori per promuovere un dialogo con gli stakeholder del territorio, nei quali rientrano anche gli organismi del diritto allo studio. 60mila nuovi posti letto è l’obiettivo da ottenere grazie alla misura PNRR con l’obiettivo di abbassare il divario sociale tra studenti e permettere loro di sviluppare il loro capitale umano attraverso la formazione. CdP sta collaborando con il MUR da anni in maniera soddisfacente. Collaboriamo da tempo con la legge 338 del 2000 che ha creato più di 40mila posti letto in Italia dando un modello di gestione delle risorse negli anni. CDP mette a disposizione strumenti finanziari per la realizzazione di campus e laboratori di ricerca per facilitare e promuovere il diritto allo studio e il lavoro”. 

Il bando rispecchia anche le esigenze sollevate dal mondo degli organismi del diritto allo studio, come ricorda Alessio Pontillo, del Gabinetto del Ministero dell’Università ed ex Presidente di ANDISU: “Il Ministero vuole implementare il bando housing che rappresenta una grande opportunità per realizzare nuovi posti alloggio per i nostri studenti. Queste iniziative (come quella con CdP) servono per pubblicizzare il bando e facilitare l’aumento delle candidature in tutto il territorio nazionale. Con ANDISU, ringrazio il Presidente Sciretti, c’è un rapporto di collaborazione che va avanti su molti argomenti e in particolare sull’aumento delle opportunità alloggiative grazie anche alla partecipazione di ANDISU stessa alla cabina di regia per la realizzazione del bando. Quest’ultimo racchiude le esigenze manifestate dagli organismi del dsu. In questo periodo di tensioni geopolitiche e di crisi economica energetica, questo bando, grazie anche all’input arrivato da ANDISU, consente di beneficiare di un numero più alto di posti alloggi per gli enti a costo zero per i primi tre anni. Grande sinergia posta in essere tra Ministero, soggetti pubblici e privati che vorranno concorrere per realizzare dei posti alloggi funzionali per gli studenti in un’ottica di massima apertura”.

Sul ruolo che ha giocato e giocherà l’Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio, il Presidente ANDISU, Alessandro Ciro Sciretti ha specificato: “Ringrazio gli ERSU siciliani per averci permesso di ritrovarci qui come associazione nazionale per il Consiglio Nazionale che si terrà domani e per affiancare ai momenti istituzionali dei momenti di approfondimento tecnico. Il tema dell’housing è strategico e delicato. Il bando legato al PNRR vuole raggiungere un obiettivo ambizioso che è ormai indiscutibile. Stiamo andando oltre rispetto quanto fatto in passato: ora c’è la consapevolezza, partita anche dal Governo, che il diritto allo studio non è solo un provvedimento assistenziale, ma un asset strategico di sviluppo socio economico dei territori. Il bando housing aiuta gli organismi dsu a offrire nuovi posti letto ai capaci meritevoli e affronta il tema della classe media. La soglie ISEE è un numero che misura il proprio reddito, ma non possiamo pensare che dopo la soglia bassa dell’ISEE ci siano subito i cosiddetti “ricchi”. Questo invece è un provvedimento lungimirante che permette di allargare i potenziali beneficiari del bando. Partecipare al bando vuol dire poter cambiare lo sviluppo del paese. I problemi legati alla disponibilità dei posti letto non rappresentano una questione solo italiana, per questo è importante la collaborazione di tutti, dagli enti pubblici ai soggetti privati. Abbiamo delle istituzioni disposte a ridiscutere alcune certezze e a provare  a capire cosa modificare per raggiungere l’obiettivo. Non si tratta di un obiettivo solo di ANDISU, ma dell’intero sistema paese”.

Il 7 maggio scorso il Governo nazionale ha inoltre nominato anche il Commissario per l’housing universitario, Ing. Manuela Manenti, presente in aula per ribadire le sue attività e disponibilità: “La missione 4 componente 1 del PNRR è una missione fondamentale perchè non solo prevede 1 miliardo e 2 milioni di finanziamenti per realizzare i nuovi posti letto ma che il 40% del finanziamento debba essere destinato a nuovi alloggi nel Sud Italia. Il Commissario fa da facilitatore mettendo in contatto i rapporti inter istituzionali tra gli enti per velocizzare la realizzazione degli alloggi. Sono qui presente quindi per conoscervi e capire le esigenze degli organismi dsu per poter snellire le procedure e i tempi. Vogliamo accogliere le richieste degli organismi dsu. Si tratta di uno sforzo che l’Italia deve fare per abbassare i costi dell’alloggio”.

Antonio Di Donato, Direttore della Direzione generale dell’Unità di Missione per l’attuazione degli interventi del PNRR del MUR, ha presentato poi i dettagli tecnici del bando 481 del 2024: si tratta di un bando sportello, le candidature possono essere presentate in qualsiasi momento. Le scadenze per il termine lavori è stata posticipata al 30 aprile 2026 per consentire al Ministero di poter rendicontare i 60mila posti letto all’Unione Europea. I soggetti ammessi sono sia  i soggetti privati e soggetti pubblici.

Per quanto riguarda ogni intervento dovrà avere almeno 20 posti letto. Il 70% dei posti letto dovrà essere in camera singola.

Il bando prevede che il 30% dei posti letto sarà destinato agli enti dsu e la restante percentuale dovrà rispettare il costo di mercato.

Per quanto riguarda le caratteristiche delle residenze: dovranno essere prossime alle sedi universitarie o collegate agevolmente tramite mezzi di trasporto pubblico alle sedi, non dovranno avere barriere architettoniche, dovranno rispettare le direttive antisismiche ed essere sostenibili (non si possono utilizzare quindi caldaie a gas e su terreni no green field).

Il vincolo di destinazione d’uso dovrà essere di almeno 12 anni.

Il contributo è di circa 20mila euro a posto letto. Ci sarà una riduzione della base imponibile IRES/IRAP del 40% e un credito d’imposta corrispondente all’IMU versato annualmente.

Il 70% dei posti letto sono assegnati al mercato (il gestore riceve il corrispettivo direttamente dagli studenti beneficiari che vengono indicati tramite procedure pubbliche su base di merito) mentre il 30% sarà assegnato agli enti di diritto allo studio. Nei primi 3 anni la tariffa coincide con quella applicata regionalmente, nei successivi 9 anni ai posti letto si applicherà una tariffa di mercato alla quale verrà però applicata una riduzione del 25%. La tariffa di mercato terrà conto sia delle caratteristiche dell’immobile in sé (distanza dalla sede universitaria o dai mezzi pubblici di trasporto) sia della tipologia d’intervento (es. insieme di servizi aggiuntivi che vengono offerti agli studenti come palestre, mense, sale studio, bici elettriche presenti nelle residenze).

Gli enti dsu si possono candidare direttamente al bando mentre gli enti locali dovranno candidare l’immobile indirettamente dandolo in gestione a un terzo soggetto.

Le imprese possono caricarsi sia direttamente che indirettamente.

Nel corso del workshop sono stati poi illustrati nel dettaglio i criteri di valutazione e le premialità.

Gli organismi dsu hanno quindi poi avanzato domande legate al bando e alle eventuali criticità. Su queste ultime il Presidente Sciretti ha infine aggiunto: “Ci stiamo confrontando anche sugli aspetti più delicati del bando. Il momento storico che stiamo vivendo è però quello con la maggior quantità di risorse investite per il diritto allo studio da parte delle istituzioni. Questo deve essere riconosciuto. L’obiettivo è ambizioso perchè si tratta di numeri veramente grandi. Il 30% di posti letto previsti dal bando e  destinato direttamente agli organismi dsu vuol dire che gli organismi dovranno gestire anche 18mila posti letto in più che rappresentano anche un costo con incidenza sui bilanci. Ci sono stati i 300 milioni dell’ex bando PNRR e ora anche l’innesto dei 60mila nuovi posti e questo vuol dire che si sta lavorando con grandi numeri e grandi risorse, ma nell’ottica di mantenere anche la sostenibilità nel medio e lungo termine. Il 30% dei posti previsti da questo nuovo bando è comunque tantissimo rispetto ai posti che prevedeva la legge 338. Lo sforzo che si chiede agli enti dsu è già importante e ritengo che stiamo vivendo quindi il momento migliore per il diritto allo studio”.