Al via le domande alla Cassa Depositi e Prestiti per i nuovi alloggi universitari
Importanti novità in tema di gestione dell’housing universitario. La Cassa Depositi e Prestiti ha recentemente attivato il portale che permette di richiedere fondi per la realizzazione di 60mila alloggi universitari entro il 2026.
L’iniziativa, finanziata con 1,2 miliardi di euro, si inserisce nel progetto “housing” del Piano nazionale di ripresa e resilienza; l’obiettivo infatti è quello di far fronte al caro affitti, aumentati del 20% solo nel 2023, e alla mancanza di posti letto dedicati agli universitari nelle città.
Al portale possono accedere enti pubblici e privati, che dovranno registrarsi per richiedere i fondi per la creazione degli alloggi universitari. Il contributo sarà commisurato in base ai posti letto che verranno richiesti entro il 30 giugno 2026 e le domande saranno valutate singolarmente in base all’ordine cronologico della richiesta e fino ad esaurimento fondi. Sul portale è presente anche un simulatore digitale per calcolare l’ipotetica tariffa agevolata per gli studenti, con un canone modulato in base a fattori come la metratura dell’alloggio, la città di residenza e i terminal per il trasporto pubblico più vicini.
A sottolineare l’importanza e l’urgenza di nuovi posti letto sono state previste agevolazioni fiscali sulla tassazione degli immobili dedicati al progetto e un regime semplificato per cambiare la loro destinazione d’uso in studentati con un vincolo di almeno 12 anni.
“Finalmente il nostro Paese si dota di una politica sulle residenze universitarie, dopo anni di lentezze e ritardi”, si è espressa così la ministra dell’Università e ricerca Anna Maria Bernini. Non sono mancate però le critiche, come quella dell’Udu, principale sindacato studentesco, che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e ha inviato una lettera alla Commissione europea sollevando perplessità e contestazioni riguardo l’iniziativa.