Emergenza abitativa, un’indagine sugli affitti di ADISU Puglia
Caro affitti, un sondaggio per approfondire i bisogni degli studenti e le loro richieste per quanto riguarda le residenze universitarie. Anche per Adisu Puglia la gestione degli affitti è un problema che merita attenzione per cui l’Ente sta portando avanti varie iniziative per potenziare il servizio e la disponibilità di alloggi universitari: fra queste la promozione e diffusione della cosiddetta “Indagine sugli affitti”, realizzata dallo staff di cercoalloggio.com nel mese scorso.
Un breve sondaggio con 16 domande, da compilare in forma anonima tramite apposito Form Google, per conoscere le esigenze di chi cerca un alloggio e quali sono le caratteristiche più richieste, in base all’età e alla provenienza geografica. Domande a risposta multipla e chiusa che richiedono appena un paio di minuti, ma che in cambio possono offrire una mappatura statistica sulla situazione degli affitti in Italia e in Puglia. L’Adisu pugliese ha infatti annunciato, nel mese di maggio, 1500 alloggi da qui al 2026, che si vanno a sommare a quelli già presenti e al costante aumento dell’importo della borsa di studio erogato dall’ente negli ultimi anni.
In questa ottica l’indagine portata avanti rappresenta uno strumento necessario per chi si occupa di trovare soluzioni efficienti in tema di housing universitario, soprattutto in un periodo in cui gli affitti sono sempre più alti e meno accessibili per i giovani.
A raccontare come è nata l’idea il Presidente di ADISU Puglia Alessandro Cataldo.
Quando e perchè nasce l’idea di condividere un questionario sugli affitti?
Si tratta di un’attività che è rimasta costante nel tempo, fin dall’avvio del rapporto di collaborazione con cercoalloggio, rientrando nella fase di monitoraggio della “customer satisfaction” in relazione al servizio offerto. In quest’ultimo periodo, naturalmente, si è voluta focalizzare ancor più l’attenzione sulla materia, predisponendo un questionario ad hoc.
Quale è stato il contributo di ADISU Puglia al sondaggio di cercoalloggio.com?
Adisu ha veicolato attraverso i propri canali d’informazione il questionario al fine di sensibilizzare gli interessati a fornire il proprio contributo che, certamente, sarà utile a costruire una visione d’insieme dalla quale partire per la corretta programmazione delle azioni future.
Avete già collaborato in passato con cercoalloggio.com?
Adisu Puglia è stato il primo ente per il diritto allo studio a collaborare con cercoalloggio.com. Fin dal 2015 a livello sperimentale, mentre già dall’anno successivo – e fino a oggi – in maniera stabile e strutturata.
Fino a quando è rimasto attivo il sondaggio?
Il sondaggio è rimasto aperto fino alla fine del mese di luglio per permettere una maggiore acquisizione di notizie.
ADISU Puglia, per contrastare l’emergenza abitativa si sta dotando di più strumenti, come la mostra “#Studenthousing. Idee e progetti prendono forma” dedicata ai concorsi di progettazione per le prossime residenze universitarie regionali. La mostra, inaugurata lo scorso 13 luglio al Bastione San Giacomo di Brindisi, realizzata in collaborazione con l’ordine degli Architetti di Brindisi, cosa ha fatto emergere?
Il confronto tra i diversi interlocutori ha fatto emergere una maniera nuova di intendere le residenze universitarie, i collegamenti e le relazioni che devono necessariamente intercorrere tra queste e le città che le ospitano. In totale, tra tutti i progetti messi a bando, sono stati più di 100 i gruppi di progettazione formati da architetti, ingegneri e non solo, quasi un migliaio di professionisti di altissimo profilo provenienti da tutta Italia.
Di chi era l’idea e con quali enti è stata effettuata?
L’idea è stata promossa dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Puglia in sinergia con le Agenzie regionali strumentali ADiSU-Puglia (per diritto allo studio) e ASSET (per lo sviluppo ecosostenibile del territorio). Il progetto ha coinvolto, oltre gli Enti suddetti, anche Urban@it (per il coordinamento scientifico), la rete delle Città (Comuni di Bari, Lecce, Foggi; Taranto e Brindisi) e la rete delle Università (Università degli Sudi “Aldo Moro”, Politecnico di Bari, Università del Salento, Università degli Studi di Foggia e LUM – Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro”).
Importante anche l’apporto del Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPP) che ha collaborato nella stesura dei bandi e ha offerto a titolo gratuito l’uso della piattaforma informatica per la loro gestione.
Si è trattato di un’operazione di grande impatto, non solo per la comunità studentesca, ma per tutta la città in termini di rigenerazione urbana e crescita culturale, in termini di creazione di nuovi spazi pubblici a disposizione non solo degli studenti ma di tutta la cittadinanza.